L’ira di Casini contro il male della democrazia
Dopo l’abbandono di Marco Follini (passato con il centrosinistra), ora la fuoriuscita dall’UDC di altri due illustri rappresentanti, Bruno Tabacci e Mario Baccini (che io mi sono sempre chiesto che cavolo ci stessero a fare lì dentro) proprio non ci voleva. Soprattutto in un momento come questo. Non stupisce quindi che Pierferdinando Casini, rientrato tempestivamente nei ranghi del Cavaliere dopo le intemperenze di qualche mese fa, non sia riuscito a trattenersi dal pronunciare parole un po’ forti: “il trasformismo è il cancro della democrazia italiana“. Mi piacerebbe chiedere all’onorevole Casini se questo suo giudizio così severo vale anche nei confronti di chi approda all’UDC dopo aver militato nelle file del centrosinistra e se, in particolare (e chiedo scusa per il mio provincialismo), vale anche per i politici di Montesilvano. No, perchè se è così, a questi signori qualcuno dovrebbe diglierlo.
A proposito di Casini (e di Fini) e del ritrovato senso di appartenenza alla Casa delle Libertà, segnalo un articolo di Ilvo Diamanti su La Repubblica:
Montesilvano, un altro blog 